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Assegno al Nucleo Familiare Lavoratori Dipendenti

 
L’Assegno al Nucleo Familiare Lavoratori Dipendenti è il sostegno economico concesso dall’INPS ai nuclei familiari che rientrano in determinate soglie reddituali (aggiornate annualmente) e che abbiano al loro interno:
  • alcune categorie di lavoratori;
  • titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente;
  • lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.

La domanda può essere effettuata da:
  • lavoratori dipendenti del settore privato;
  • lavoratori dipendenti agricoli;
  • lavoratori domestici;
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
  • titolari di prestazioni previdenziali;
  • lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
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Quali sono i nuclei che possono chiedere l’Assegno al Nucleo Familiare?

Successivamente alle novità introdotte dal Decreto Legislativo 230 del 21 dicembre 2021 in materia di Assegno Unico Universale, a partire dal 1° marzo 2022 la domanda per l'Assegno al Nucleo Familiare non può più essere presentata relativamente ai nuclei con la presenza di figli e orfanili. Restano comunque beneficiari della prestazione economica i nuclei composti:
  • dal richiedente dell’assegno, lavoratore o il titolare della pensione;
  • dal coniuge non legalmente ed effettivamente separato o la parte di unione civile non sciolta da unione civile;
  • dall'unito civilmente ai sensi dell'articolo 1, legge 20 maggio 2016, n. 76;
  • dai fratelli, sorelle e nipoti in linea collaterale del richiedente, minori di età o maggiorenni inabili, se orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione ai superstiti.

Se il richiedente è straniero può includere nel proprio nucleo i familiari residenti in Italia. Fanno parte del nucleo anche i familiari che non risiedono in Italia se lo Stato estero, del quale il richiedente è cittadino, ha stipulato una convenzione internazionale con il nostro Paese per gli ANF o se è un Paese UE. Il lavoratore extracomunitario titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo o di permesso unico di soggiorno può includere nel proprio nucleo anche i familiari residenti in Paese terzo.

Quando fare domanda per l’Assegno al Nucleo Familiare?

Come spiega l’INPS, “la domanda deve essere presentata per ogni anno a cui si ha diritto”, quindi vuol dire in pratica che l’assegno, una volta concesso, ha validità annuale e la domanda va rinnovata ogni anno alla scadenza dello stesso. Se dunque ve ne sono le condizioni, il diritto all’assegno scatta dal primo giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione previdenziale nel corso del quale si verificano le condizioni prescritte per il riconoscimento del diritto.

Al contrario, il diritto decade dal momento in cui una o più condizioni che avevano dato il via all’erogazione dell’assegno vengono a mancare. Resta inteso che qualunque variazione intervenuta sul reddito o nella composizione del nucleo familiare durante il periodo di validità dell’assegno deve essere comunicata all’INPS entro 30 giorni.

Quali requisiti servono per chiedere l’Assegno al Nucleo Familiare?

Il diritto all’assegno scatta quando il reddito del nucleo familiare non oltrepassa una certa soglia, sulla quale però non si possono dare indicazioni univoche, dal momento che questa viene aggiornata di anno in anno. Nemmeno sull’importo dell’assegno si possono dare indicazioni univoche perché anch’esso varia a seconda della tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo.

Resta inteso che i redditi da considerare ai fini della domanda di Assegno al Nucleo Familiare sono principalmente quelli assoggettabili all'Irpef, al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali. Questo significa che a differenza di altre prestazioni non serve fare l’ISEE. Sono inoltre da indicare i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva, ma solo se superiori complessivamente a 1.032,91 euro.

Devono essere considerati i redditi prodotti nell'anno solare precedente al 1° luglio di ogni anno e che hanno valore fino al 30 giugno dell'anno successivo. Quindi, se la richiesta di assegno per il nucleo familiare riguarda periodi compresi nel primo semestre, ovvero da gennaio a giugno, i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti due anni prima. Invece, se i periodi sono compresi nel secondo semestre, da luglio a dicembre, i redditi da dichiarare sono quelli conseguiti nell'anno precedente.

Da chi viene pagato l’Assegno al Nucleo Familiare?

Normalmente è il datore di lavoro a pagare l’assegno - per conto dell'INPS - ai lavoratori dipendenti in attività, in occasione del pagamento della retribuzione. In pratica il datore di lavoro fa da tramite tra l’INPS (che di fatto versa l’importo) e il lavoratore dipendente che lo riceve al momento dello stipendio.

Vi sono però alcuni casi in cui l’assegno viene pagato direttamente dall’INPS, e questo accade se il richiedente è:
  • addetto ai servizi domestici;
  • iscritto alla Gestione Separata;
  • operaio agricolo dipendente a tempo determinato;
  • lavoratore di ditte cessate o fallite;
  • beneficiario di altre prestazioni previdenziali.

Per queste persone l’INPS effettua il pagamento tramite bonifico presso ufficio postale o mediante accredito su conto corrente bancario/postale, indicando nella domanda il codice IBAN. In allegato alla stessa va compilato il Modello SR163 che deve essere appositamente timbrato dalla Banca o Posta.

Chiedere l’Assegno al Nucleo Familiare tramite le ACLI

Premettiamo che le modalità di presentazione della domanda variano a seconda di chi sia il soggetto richiedente; detto questo, a prescindere dalla tipologia di soggetto richiedente, resta valida in ogni caso l’opzione di rivolgersi alle sedi territoriali del Patronato Acli, le quali vi aiuteranno nelle due fasi di compilazione e inoltro dell’istanza. Vediamo adesso nel dettaglio come variano le procedure di richiesta:
  1. Per lavoratori dipendenti di aziende attive nel settore privato non agricolo
    Dal 1° aprile 2019 la domanda non può più essere presentata in forma cartacea al proprio datore di lavoro, ma direttamente all’INPS in modalità telematica attraverso il servizio online dedicato cui si accede tramite Pin. In alcuni casi potrebbe essere anche necessario inoltrare la domanda di Autorizzazione ANF* all’istituto.
  2. Per lavoratori dipendenti di aziende attive del settore privato agricolo
    La domanda deve essere presentata al datore di lavoro con il modello ANF/DIP (SR16) cartaceo. Nei casi previsti dalle disposizioni vigenti è necessario allegare alla stessa l’Autorizzazione ANF* rilasciata dall’Istituto.
  3. Per lavoratori di ditte cessate e fallite
    In questi casi la prestazione viene erogata direttamente dall’INPS. Quanto alla domanda, deve essere presentata all’istituto, nel limite della prescrizione quinquennale, attraverso il servizio online dedicato, o in alternativa tramite il Contact center al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164.164 da rete mobile.

* Anche per la presentazione della domanda di Autorizzazione ANF si può chiedere assistenza alle sedi del Patronato Acli. Tale domanda va presentata nei seguenti casi:

  • quando viene richiesta l’inclusione di determinati familiari nel nucleo (fratelli, sorelle, figli di separati o divorziati, sciolti da unioni civili, figli naturali, familiari residenti all’estero, etc.);
  • quando è possibile la duplicazione del pagamento (figli di genitori separati/divorziati o sciolti da unione civile, figli naturali, etc.);
  • per applicare l’aumento dei livelli reddituali (familiari minorenni con difficoltà a compiere le funzioni proprie della loro età o maggiorenni con inabilità assoluta e permanente a svolgere proficuo lavoro).
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Sono deducibili nei limiti del 10 per cento del reddito complessivo, e comunque nella misura massima di 70.000 euro, le liberalità a favore di fondazioni e associazioni operative nel campo della ricerca scientifica e della tutela dei beni artistici/paesaggistici.
Gli abbonati RAI con più di 75 anni possono richiedere l'esenzione dal canone
Il beneficio è applicabile in presenza di determinati requisiti reddituali che devono essere verificati annualmente.
L’ammontare massimo degli interessi passivi e oneri accessori ammesso alla detrazione del 19% è fissato a 2.065,83 euro per ciascun intestatario del mutuo a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo.
L’importo delle spese mediche da considerare ai fini della detrazione è comprensivo della marca da bollo, ma solo se corrisposta dal contribuente.
Sulle spese relative a prestazioni medico-sanitarie generiche e specialistiche è dovuta l’imposta di bollo (nella misura di 1,81 euro) sulle fatture di importo superiore a 77,47 euro.
Dal 1° gennaio 2018 è possibile detrarre nella misura del 19% l’acquisto dei sussidi tecnici o degli strumenti compensativi a favore dei minorenni o maggiorenni con diagnosi di disturbo specifico (DSA) fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado. Ai fini della detrazione è quindi necessario che vi sia un nesso fra l’acquisto del sussidio/strumento e la tipologia di disturbo certificata dal SSN.
La detrazione del 19%, calcolata su un importo massimo di euro 2.582,28, spetta al soggetto intestatario del contratto di mutuo per effettuare interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione su qualunque tipologia di immobile.
Il bonus del 50% sull'acquisto di arredi ed elettrodomestici nuovi è stato prorogato alle stesse condizioni del 2024 anche per le spese effettuate nel 2025: lo sconto fiscale è calcolato su una soglia massima di spesa pari a 5.000 euro.
Il bonus verde consisteva in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private e la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione per i figli a carico compete indipendentemente dall'età ed anche se i figli non convivono con il contribuente o non risiedono in Italia
La detrazione per i figli a carico compete indipendentemente dall'età ed anche se i figli non convivono con il contribuente o non risiedono in Italia.
I redditi fondiari di fabbricati e terreni concorrono a formare il reddito complessivo dei soggetti che li posseggono.
A partire dal 2012, l’Imu sostituisce l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali sul reddito dominicale dei terreni e sul reddito degli immobili non locati.
L’aliquota Iva del 10% è applicata per gli interventi finalizzati al risparmio energetico e alla ristrutturazione edilizia.
L'aliquota agevolata, oltre a essere applicata sui lavori di manutenzione (ordinaria o straordinaria che sia), interessa anche l'acquisto dei beni, sempre se effettuato dalla stessa ditta che esegue l'intervento.
Per usufruire del beneficio, occorre essere in possesso della documentazione che certifica la spesa (fattura, parcella, ricevuta quietanzata o scontrino). In particolare, per i medicinali occorre essere in possesso della fattura o dello “scontrino parlante” che indichi la natura (“farmaco” o “medicinale”), la qualità (denominazione del farmaco), la quantità dei beni acquistati e l’indicazione del codice fiscale del destinatario del medicinale.
Quello che deriva dai fabbricati è il reddito medio ordinario delle unità immobiliari urbane suscettibili di produrre un reddito proprio.
Trae origine dalla rendita catastale, cioè il reddito medio ordinario, stabilito dal catasto, ricavabile da ciascuna unità immobiliare urbana e si può rilevare dalla visura catastale rilasciata dall’Agenzia del Territorio, da un atto notarile, da un atto di successione o, dalla precedente dichiarazione dei redditi.
Sono deducibili dal reddito complessivo per un importo non superiore a 5.164,57 euro, i contributi versati alle forme pensionistiche complementari su base contrattuale collettiva (fondi negoziali residenti nel territorio dello Stato) ed i contributi e premi versati alle forme pensionistiche individuali.
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 una detrazione specifica sulle spese effettuate per i lavori di superamento/eliminazione delle barriere architettoniche. Si tratta di un bonus pari al 75% delle spese sostenute, ma calcolato comunque entro dei massimali di spesa variabili a seconda della tipologia del fabbricato.
Dall’imposta lorda si detrae un importo, pari al 19% dei compensi pagati a soggetti di intermediazione immobiliare in dipendenza dell’acquisto della proprietà o di altri diritti reali (ad esempio l’usufrutto) dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale per un importo non superiore a 1.000 euro per ciascuna annualità.
La detrazione del 19% sulle spese assicurative si applica a tre tipologie di contratti: sulla vita e contro gli infortuni, aventi ad oggetto il rischio di morte e di invalidità e contro il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Presentando la dichiarazione coi modelli 730 o REDDITI è possibile detrarre le spese d’affitto sostenute esclusivamente per gli immobili adibiti ad abitazione principale.
L’acquirente o l’assegnatario ha diritto al bonus indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, su un importo forfettario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione, risultante dall’atto di acquisto o di assegnazione.
Lo sconto fiscale sulle ristrutturazioni è stato prorogato per gli anni 2025, 26 e 27, distinguendo però detrazioni diverse tra l'abitazione principale e le altre unità abitative.
Per usufruire della detrazione delle spese di ristrutturazione non è più necessario inviare la comunicazione preventiva di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara dell'Agenzia delle Entrate. Rimane l'obbligo di conservare, ed eventualmente esibire all'Amministrazione finanziaria, le fatture o le ricevute fiscali, relative agli interventi effettuati, con il bonifico che ne attesti il pagamento.
Sono deducibili dal reddito complessivo fino a un importo massimo di euro 1.032,91 le erogazioni liberali in denaro a favore di istituzioni religiose quali l'Istituto per il sostentamento della Chiesa cattolica italiana, la Chiesa Evangelica Valdese, la Chiesa Apostolica, l'Unione Cristiana Evangelica Battista, e molte altre.
Sono detraibili le spese sostenute per mezzi necessari all’accompagnamento, la deambulazione, la locomozione, il sollevamento dei portatori di handicap
Sono considerati "portatori di handicap" o "disabili" i soggetti che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Il Superbonus è stato introdotto dal Decreto 34/2020. Nel 2025 è sceso dal 70 al 65% e spetterà esclusivamente sulle spese per gli interventi già avviati alla data del 15 ottobre 2024, quindi non spetterà più sugli interventi avviati dopo quella data.
Nel caso di acquisto prima casa con accensione di un mutuo ipotecario, è possibile portare in detrazione il 19% degli interessi passivi pagati annualmente alla banca, nel limite massimo di 4.000 euro.
L’importo delle spese da considerare ai fini del calcolo della detrazione è comprensivo, quando presente, di IVA o del costo del bollo applicato
Gli oneri si distinguono in oneri detraibili che riducono l'ammontare dell’imposta dovuta, in percentuale rispetto alla spesa sostenuta (salvo franchigie o limiti) e oneri deducibili che si sottraggono dal reddito complessivo rilevante ai fini Irpef, prima del calcolo dell'imposta, abbassando quindi il reddito imponibile.
Le erogazioni liberali a movimenti politici, Onlus, associazioni sportive, ecc. possono essere detratte nella misura del 19% sull'importo donato.
Ve ne sono di diversi tipi: da quelle per le associazioni di promozione sociale, a quelle in favore degli istituti scolastici, fino a quelle per gli enti dello spettacolo. Ecco le donazioni detraibili dal 730.
I guadagni degli atleti dilettanti sono esenti da qualunque forma di tassazione entro la soglia di 15.000 euro.
A seguito della riforma dello sport, le somme erogate non rientrano più fra i cosiddetti "redditi diversi" elencati all’articolo 67 del TUIR. Dal 1° luglio 2023 è stata innalzata da 10.000 a 15.000 euro la soglia dei guadagni non imponibile fiscalmente, mentre al di sopra dei 15.000 euro le somme conseguite concorrono a formare il reddito complessivo ai fini IRPEF.
Sono interamente deducibili dal reddito complessivo le spese mediche generiche (quindi prestazioni rese da un medico generico, acquisto di farmaci o medicinali) e di assistenza specifica sostenute dai disabili nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione. Tali spese sono deducibili anche se sostenute per familiari non fiscalmente a carico.
A partire dal 1° gennaio 2018, è possibile detrarre un importo pari al 19% delle spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La detrazione, che spetta anche se le spese sono sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico, è calcolata su un importo complessivamente non superiore a 250 euro.
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento.
Il beneficio d'imposta è riconosciuto nella misura del 19% su un importo non superiore a 210 euro. Lo “sconto”, quindi, spetterà al massimo nella misura di 40 euro (cioè il 19% di 210 euro).
La Legge di Stabilità 2016 ha eliminato il vincolo parentale tra il deceduto e chi sostiene la spesa funebre ai fini della realtiva detrazione del 19%.
L'agevolazione spetta per un importo non superiore a 1.550 euro, nella misura del 19% di quanto si è speso, in occasione del decesso di qualunque persona.
Da gennaio 2012 è venuto meno l’obbligo della presentazione annuale della richiesta di applicazione delle detrazioni per carichi di famiglia.
Al contribuente, per ogni familiare fiscalmente a carico, spettano delle detrazioni che diminuiscono l’imposta dovuta. Si tratta delle “detrazioni per carichi di famiglia”.
Sono deducibili, nel limite del 2 per cento del reddito complessivo (in cui va ricompreso il reddito dei fabbricati assoggettato a cedolare secca), le erogazioni liberali effettuate nei confronti delle  Organizzazioni non governative riconosciute idonee alla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo.
Anche sugli interventi di realizzazione di box o posti auto pertinenziali vale la proroga al 31 dicembre 2019 del bonus al 50%.
Tra gli interventi di recupero edilizio, che consentono la detrazione IRPEF del 50%, sono comprese anche le spese per la realizzazione di box o posti auto.
A partire dal 2011, in alternativa al regime ordinario di tassazione sui contratti d’affitto, è possibile applicare il regime sostitutivo della cedolare secca, valido per i soli contratti di locazione ad uso abitativo.
L'imposta, in vigore dal 2011, sostituisce la tassazione ordinaria applicando l’aliquota del 21% sui contratti a canone libero e del 10% (ex 19 poi 15%) su quelli a canone concordato.
I portatori di handicap, riconosciuti da apposite commissioni, possono autocertificare la sussistenza dei requisiti personali, attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto notorio allegando un documento d'identità.
Le norme tributarie in vigore riservano numerosi benefici fiscali per le persone con disabilità e i loro familiari.
Sono interamente deducibili dal reddito complessivo i versamenti degli assegni periodici effettuati al coniuge, anche se residente all’estero, a seguito di separazione legale ed effettiva, di scioglimento o annullamento del matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili.
La detrazione è pari al 19% degli interessi passivi, e relativi oneri accessori, derivanti da mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale, su un importo massimo di 2.582,28 euro a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo.
La vendita di un fabbricato da parte di un "privato" genera reddito se la cessione avviene entro cinque anni dall'acquisto o dalla costruzione.
Per evitare intenti speculativi, il legislatore ha previsto che la cessione a titolo oneroso di un fabbricato generi una plusvalenza, potenzialmente tassabile, qualora il bene immobiliare sia stato acquistato o costruito da meno di cinque anni.
Per le spese veterinarie relative alle prestazioni professionali, all’acquisto dei medicinali prescritti o ad analisi di laboratorio  e interventi, spetta una detrazione del 19% sulla quota eccedente la franchigia di 129,11 euro ed entro un limite massimo di esborso annuo pari a 387,34 euro.
Sono deducibili dal reddito complessivo per la parte rimasta a carico del datore di lavoro e fino ad un importo massimo di 1.549,37 euro i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici (autisti, giardinieri, ecc.) ed all’assistenza personale o familiare.
La tassa è dovuta sul valore dei "prodotti finanziari" detenuti all’estero dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato italiano.
La tassa ha una natura patrimoniale ed è dovuta in proporzione ai giorni di detenzione ed alla quota di possesso, nella misura dell'1 per mille per il 2012, dell'1,5 per mille per il 2013, e del 2 per mille a decorrere dal 2014. Dal 2014 i contribuenti coinvolti devono presentare il modello Unico PF compilando il quadro RW.
L’Ivie è una delle novità introdotte con la manovra natalizia di Monti. A differenza dell’Imu, però, in vigore dal 1° gennaio 2012, la valenza dell’Ivie è stata retrodatata a partire dal gennaio 2011 nella misura dello 0,76%, in proporzione alla quota di
Soggetti alla tassa sono “le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta (e cioè 183 giorni all’anno, 184 negli anni bisestili) sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile”.
Sono deducibili dal reddito complessivo per un importo annuo non superiore a 3.615,20 euro, i contributi versati ai fondi sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che erogano prestazioni rientranti tra quelle individuate dai commi 4 e 5 dell’art. 9 del DLGS n. 502 del 1992.
Per usufruire della detrazione è necessario che il contribuente sia in possesso dei codici fiscali dei familiari, anche se residenti all’estero.
Le agevolazioni si possono chiedere a patto che si sia in possesso di un’apposita documentazione che attesti il legame familiare e la sussistenza della condizione reddituale per essere considerati fiscalmente a carico.
La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui sono state sostenute le spese e in quelli successivi. In alcuni casi specifici, però, la detrazione può essere anche maggiorata al 70 o 80%.
Se il familiare affetto da patologia esente non presenta la dichiarazione, colui che ha sostenuto la spesa potrà detrarre l’intero onere.
Per usufruire della detrazione è necessario che il documento che certifica la spesa sia intestato al contribuente che ha effettuato il pagamento.
Gli sgravi sulle compravendite di unità immobiliari adibite ad abitazione principale consistono in una tassazione ridotta applicata sulle imposte legate all'acquisto.
Le agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della "prima casa", si applicano a condizione che al momento dell'acquisto sussitano tutti i requisiti  previsti dalla normativa e spettano anche per l'acquisto delle relative pertinenze.
I costi per la frequenza di corsi di istruzione primaria, secondaria danno diritto alla detrazione d’imposta, nei limiti del 19%, su un importo massimo di 800 euro annui. Per quelle universitarie non esiste un unico massimale di spesa, ma ve ne sono diversi a seconda dell’area geografica dell’ateneo e della macro-area disciplinare nella quale si colloca il singolo corso.
Sono incluse nel beneficio non solo le spese riconducibili ai lavori veri e propri, ma anche quelle relative all'acquisto dei materiali, alla progettazione e alle prestazioni professionali.
Spetta un credito d'imposta per le somme trattenute nel Paese estero.
Sono pensioni estere quelle corrisposte ad un residente in Italia, da un ente pubblico o privato di uno Stato estero, a seguito di lavoro prestato in quello Stato.
Sono detraibili gli importi relativi ad analisi, medicinali, dispositivi e prestazioni chirurgiche
Sullo stesso rigo devono essere inoltre indicate, se sostenute per sé e per i familiari a carico, le spese sanitarie relative a patologie esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica.
La detrazione spetta nel limite massimo di euro 18.075,99, con riferimento ad un solo veicolo. Si può fruire dell’intera detrazione il primo anno, o si può scegliere di ripartirla in quattro quote annuali di pari importo.
Sono deducibili, anche se versate nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico, le somme a titolo di contributi previdenziali e assistenziali nel rispetto delle disposizioni di legge nonché i contributi volontari alla gestione della forma pensionistica obbligatoria d’appartenenza.