19 DICEMBRE 2022
Proroga sì, poi no. Anzi sì. Dopo l’ok del ministro del MEF Giancarlo Giorgetti, pare essersi conclusa con un lieto – seppur faticoso – fine l’altalenante questione del
Superbonus circa la possibilità di mantenere, anche sulle spese effettuate nel 2023, la piena percentuale del 110 anziché del 90%, come infatti prevede l’abbassamento della detrazione per il prossimo anno. È però un sì parziale, che varrà solo per i condomìni. Vediamo allora in che modo.
Non a caso abbiamo detto “pare”, visto il
tira e molla che nelle ultime settimane si è protratto sulla decisione di concedere o meno più tempo per mettersi in regola sulle CILA (cioè le Comunicazioni di Inizio Lavori Asseverate) riguardanti le opere edili in programma per il 2023. La proroga in linea generale verte appunto su questo: manterranno infatti il 110% senza essere “declassati” alla nuova e più risicata percentuale del 90 i condomìni che presenteranno la CILA dei lavori entro l’ultimo giorno dell’anno.
Giorgetti ha appunto confermato che questa sarà scelta finale, di concedere la proroga, ma al netto degli annunci, l’unica vera ufficialità potrà essere data dall’inserimento della disposizione in manovra, come in effetti sta avvenendo tramite un emendamento di modifica al Dl Aiuti-quater.
La bandierina della scadenza viene quindi spostata dal 25 novembre, data prevista nella prima versione dell’Aiuti-quater pubblicata in Gazzetta, al 31 dicembre 2022. C’è un
però, e nemmeno tanto trascurabile, perché secondo l’emendamento, la concessione della proroga al 31/12 per consegnare la CILA scatta a condizione che il condomìnio abbia già di per sé approvato la delibera assembleare sull’esecuzione dei lavori entro la data del 18 novembre 2022.
Nel caso invece dei lavori diversi da quelli condominiali resta fissa la vecchia scadenza al 25 novembre, quindi in buona sostanza i privati che sulle abitazioni singole sono/sarebbero intenzionati a mantenere il 110% nel 2023 devono aver presentato la CILA obbligatoriamente entro lo scorso 25/11, altrimenti per loro l’unico Superbonus possibile sarà quello del 90%.
In estrema sintesi: il tempo per presentare in Comune la CILA dei lavori che verranno eseguiti nel 2023 si allunga fino al 31 dicembre 2022 solo per i condomìni al fine di mantenere l’applicazione del Superbonus con la formula del 110%; c’è però da fare i conti con la “tagliola” del 18 novembre, scadenza entro la quale le assemblee devono appunto aver approvato le delibere di nulla osta sull’esecuzione dei lavori, pena l’impossibilità di detrarli dal prossimo anno con la percentuale del 110.
C’è in realtà un’eccezione, anche se piccola a dire il vero: potrebbe cioè essere riconosciuto il 110 anche nel caso in cui la delibera assembleare fosse avvenuta tra il 19 e il 24 novembre, quindi non per forza entro il 18/11, ma riguarda soltanto quei condomìni che già al 25 novembre avevano comunque presentato la CILA, rispettando quindi la scadenza originaria prevista dal Dl Aiuti-quater.