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Nuovo ISEE 2025: adesso il via libera scatta davvero

 
04 APRILE 2025

Il nuovo ISEE arriva finalmente a dama. Dal 3 aprile è scattato il via libera dell’INPS per il calcolo dei nuovi indicatori familiari che escludono – recependo le disposizioni del Dpcm del 14 gennaio 2025 – i titoli di Stato (Bot, Btp, ecc), i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale entro un valore di 50.000 euro per nucleo familiare. Da adesso, allora, le modifiche apportate sullo scacchiere dell’ISEE cominciano davvero a fare effetto. Per intermediari e CAF è arrivato quindi il momento di rimboccarsi le maniche, perché da ieri la palla è tutta in mano loro (chiama CAF ACLI per assistenza). Dopo oltre un anno di attesa, a scrutare verso l’orizzonte l’arrivo di un segnale di ok, l’altro ieri (2 aprile) il decreto direttoriale scritto a quattro mani dai ministeri di Economia e Lavoro ha approvato la nuova modulistica ISEE e il relativo kit di istruzioni per eseguire il calcolo secondo i nuovi criteri normativi.

Nuovo ISEE 2025: come cambia

“Nuovi” si fa per dire, perché in realtà già “fermentavano” da dopo la Legge di Bilancio 2024 (che per prima ha introdotto l’esclusione fino a 50.000 euro di titoli e libretti), solo che dall’anno scorso stazionavano in stand-by in assenza di una disposizione attuativa che li traducesse in pratica; disposizione che poi è arrivata col Dpcm governativo dello scorso 14 gennaio, entrato in vigore il 5 marzo, esattamente 30 giorni fa. Quest’ultimo mese è dunque servito all’INPS per fare i compiti a casa mettendo a punto le nuove regole e i nuovi modelli su cui poi è arrivata l’approvazione dei due ministeri.

Nuovo ISEE 2025: come si calcola

Porte aperte a CAF ACLI quindi. Ovviamente, qualunque DSU ISEE elaborata dal 3 aprile in poi applicherà in automatico la sottrazione o "deduzione" – per così dire – delle suddette voci di risparmio fino a 50.000 euro dal complessivo patrimonio del nucleo (chiaramente facendo riferimento alla situazione di due anni fa, come previsto dalla regola “aurea” dell’ISEE che guarda sempre al secondo anno antecedente rispetto a quello di sottoscrizione della DSU). La novità non è di poco conto, considerando che un simile alleggerimento dal bagaglio finanziario del nucleo potrebbe davvero comportare un abbassamento significativo del valore economico dell’indicatore, permettendo così a molte famiglie di accedere a delle prestazioni che le sarebbero state invece negate includendo quegli importi. Specifichiamo solo, a scanso di equivoci, che quando si parla di “nucleo” si intende appunto che la franchigia di 50.000 euro è riferita al nucleo complessivo e non ai singoli membri. Cioè, se per assurdo due coniugi avessero entrambi “maturato” 50.000 euro di buoni fruttiferi, dal calcolo ISEE verrebbero esclusi solo i 50.000 euro dell’uno o dell’altro coniuge, non di entrambi.

ISEE 2025: le DSU già calcolate si possono rielaborare

Lo stesso discorso va fatto anche per i nuclei che in questi primi mesi del 2025 hanno già fatto la loro DSU. Chi infatti era già titolare prima del 3 aprile di un’attestazione ISEE 2025, avrà adesso la possibilità, se ciò costituisse un vantaggio ai fini della domanda di certe prestazioni di sostegno, di ricalcolarlo da capo secondo i nuovi criteri messi in atto da ieri. Ciononostante l’INPS ha specificato che le DSU già elaborate, qualora la famiglia non optasse per il ricalcolo, resteranno comunque valide sino alla naturale scadenza del 31 dicembre 2025. La decisione sta quindi alle singole famiglie, in base alla volontà e convenienza di ripercorre da capo l’iter della DSU, ossia ripresentarsi al CAF con tutta la documentazione di redditi e patrimoni 2023, dalla quale poi il CAF escluderà chiaramente le voci di risparmio che abbiamo detto.

Luca Napolitano
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