10 APRILE 2019
Per le
DSU ISEE del 2019 è in corso una fase di transizione. Prima che le tempistiche di scadenza si assestino definitivamente sul 31 agosto dell’anno successivo a quello di sottoscrizione, per le DSU di adesso, che riportano (o riporteranno) una data fra il 1° gennaio e il 31 agosto 2019, la scadenza da tenere a mente è quella del 31 dicembre 2019. Dal 1° settembre invece si andrà a regime. Ricordarlo sarà fondamentale per evitare di trovarsi dall’oggi al domani con un’attestazione ISEE non più valida e di conseguenza con un bonus o un’agevolazione sospesa per la sopraggiunta decadenza dei valori economici del nucleo.
Va tenuto infatti presente che rinnovare un’attestazione ISEE non è automatico, comporta dei tempi tecnici, quindi è importante giocare d’anticipo. Di sicuro la compilazione della nuova DSU
presso il CAF (coi nuovi valori di riferimento) è il passaggio più snello in termini di tempo, perché una volta fissato l’appuntamento la DSU verrà elaborata e inviata il giorno stesso dall’operatore. Ci sarà invece un po’ più da aspettare per il calcolo vero e proprio dell’indicatore da parte dell’INPS, che di norma impiega una settimana/dieci giorni lavorativi per evadere la singola pratica.
Essere tempestivi è quindi importante perché l’
ISEE costituisce il principale strumento di accesso a determinati
bonus o prestazioni sociali agevolate. È in pratica la “carta di identità” economica del
nucleo familiare, cioè di tutte le persone riportate sul cosiddetto “stato di famiglia” che risultano essere coabitanti presso una determinata abitazione.
In linea generale è uno strumento matematico il cui calcolo può avvenire in diversi modi a seconda della prestazione richiesta o del papabile beneficiario, ma in ogni caso gli enti che erogano determinati servizi/prestazioni/indennità o bonus destinati a famiglie in difficoltà economica – si veda il caso più recente del
Reddito di Cittadinanza –
si servono dell’ISEE per verificare se la persona che richiede un certo tipo di sussidio (per sé o per un proprio familiare) fa parte effettivamente di un nucleo con valori economici tali da meritarlo.
Al di là, quindi, del modo in cui verrà calcolato l’ISEE (vi sono infatti differenziazioni specifiche su minori, studenti universitari o persone disabili), l’indicatore va fatto ad esempio se si desidera ottenere:
- sconti sulle bollette del gas, dell’acqua o dell’energia elettrica;
- sconti sul canone Telecom e Canone RAI;
- sconti sui trasporti pubblici;
- sconti sulle tasse universitarie;
- agevolazioni per invalidi;
- prestazioni per i minori.
Ora, tornando alla questione dei tempi di scadenza, per le DSU sottoscritte fino allo scorso 31 dicembre 2018, sono valsi di fatto i tempi impartiti in origine dalla riforma ISEE del 2015, secondo cui una DSU ISEE era valida sino al 15 gennaio dell’anno successivo rispetto a quello di sottoscrizione. Nonostante infatti il Decreto Legislativo che ha introdotto il REI prevedesse l’avvento della DSU ISEE precompilata già dal settembre 2018, la procedura è stata poi fatta slittare di un anno, mantenendo così le solite tempistiche di scadenza anche per le DSU 2018.
Dal 2019, invece, le cose cambiano. Come accennato in apertura, la data di scadenza ordinaria si sposta al 31 agosto dell’anno successivo a quello di sottoscrizione. Tuttavia c’è da considerare la finestra temporale transitoria delle DSU sottoscritte dal 1° gennaio al 31 agosto 2019. Queste ultime scadranno infatti il 31 dicembre 2019. Per le DSU, invece, sottoscritte a partire dal 1° settembre 2019 – data in cui scatterà l’ISEE precompilato – comincerà a valere come data di scadenza ordinaria il 31 agosto dell’anno successivo.
Luca Napolitano