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ISEE: via ai rinnovi 2025 per non perdere i bonus

 
01 GENNAIO 2025

Col nuovo anno è tempo di pensare anche al rinnovo delle DSU ISEE. Com’è prassi, infatti, tutte le DSU sottoscritte nell’anno solare precedente sono scadute automaticamente il 31 dicembre. Morale: dal 1° gennaio 2025 serve rinnovarle se si vorrà continuare a godere di certe prestazioni economiche a sostegno del nucleo, che invece di essere erogate in un’unica soluzione sono suddivise in tranches lungo un arco di tempo più lungo, sulla base di requisiti monitorati volta per volta (per il rinnovo ISEE è possibile rivolgersi a CAF ACLI, in sede oppure online). Il problema, quindi, si presenta per quelle prestazioni che per via della loro durata più prolungata, iniziano in un dato anno e finiscono in quello successivo.

ISEE: rinnovo 2025 per Assegno Unico e Bonus bollette

Un esempio lampante per il rinnovo degli ISEE 2025 è quello dell’Assegno Unico Universale, la cui durata è di 12 mesi, quindi per far sì che dopo capodanno venga mantenuta la continuità della prestazione va fatto il rinnovo ISEE. Ci sono poi i bonus sociali legati all’utenze domestiche (acqua, gas, luce) che rappresentano un caso analogo, anche se per una percentuale inferiore di utenti.

Assegno Unico 2025 calcolato sulla base dell’ISEE

In merito all’Assegno Unico (ma il principio potrebbe essere applicato anche ad altre tipologie di prestazione), al di là delle eventuali modifiche che potrebbero intervenire nel nucleo, resta fermo che si tratta di un importo commisurato all’ISEE (secondo certe fasce reddituali già predisposte nelle quali si collocano appunto i diversi nuclei richiedenti); di conseguenza la sua continuazione da un anno all’altro deve passare per forza dal rinnovo dell’indicatore economico, il cui calcolo guarda sempre ai dati reddituali e patrimoniali risalenti al 31/12 di due anni prima, fatta salva la possibilità di calcolare il cosiddetto ISEE “corrente” qualora ci sia stata nell’ultimo anno una significativa diminuzione di reddito e/o patrimonio.

Assegno Unico 2025: quale importo?

L’importo spettante di assegno varia entro una soglia massima ISEE pari a 45.574,96 euro (prima era 40.000), al di sopra della quale l’assegno sarebbe corrisposto lo stesso, ma secondo gli importi minimi previsti dalla normativa (cioè intorno ai 50 euro mensili). Considerando allora che le annualità dell’assegno partono dal 1° marzo, i genitori che ad esempio hanno iniziato a percepirlo da marzo 2024, riceveranno l’ultima tranche mensile della prima annualità a febbraio 2025, mentre a marzo cominceranno a ricevere la prima mensilità dell’anno successivo. La condizione però è sempre la stessa: rinnovare l’ISEE il prima possibile dopo il 31 dicembre 2024 - se possibile farlo già adesso a inizio gennaio - per ricevere senza interruzioni gli ultimi due mesi (gennaio-febbraio 2025) della prima annualità sulla base appunto del nuovo indicatore economico 2025 (riferito al 2023).
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