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Il Bonus Trasporti resuscita dal 1° novembre

 
30 OTTOBRE 2023

Chi non muore si rivede. Sotto Halloween è tutto dire, ma la frase calza alla perfezione anche per il Bonus Trasporti, azzerato letteralmente dalla valanga di richieste piovute nel click-day dello scorso 1° ottobre, ma adesso “redivivo” grazie al nuovo stanziamento di risorse (pari a 35 milioni di euro) disposto dal Decreto “Anticipi” n. 145 del 18 ottobre 2023. 

Bonus Trasporti: riattivazione dal 1° novembre

Insomma, alle ore 8 di mercoledì 1° novembre la piattaforma ufficiale del bonus, gestita dal Ministero del Lavoro, verrà riattivata e il credito per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili ai servizi di trasporto pubblico locale/regionale o ferroviario nazionale tornerà ad essere disponibile fino a esaurimento del plafond. Inutile quindi provarci prima, nella speranza di battere gli altri sul tempo, perché fino al giorno e all’ora indicati chiunque provasse a registrarsi sul portale troverebbe questo messaggio: “Non è possibile procedere con la richiesta del bonus trasporti per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria. Gli eventuali fondi residui, generati dal mancato utilizzo di bonus rilasciati nel mese di ottobre 2023, saranno resi disponibili per nuove domande a partire dalle ore 8:00 del 1° novembre 2023. La piattaforma resterà attiva fino all'esaurimento delle risorse”.

Bonus Trasporti: come chiederlo

Vediamo dunque cosa prevede la procedura di domanda. Accedendo al portale con le credenziali SPID o CIE, il richiedente dovrà inserire anzitutto i propri dati anagrafici (altrimenti quelli del figlio, se la richiesta fosse fatta per un minore) e poi autocertificare che il reddito complessivo individuale (non familiare!) conseguito nell’anno di imposta 2022 – requisito economico per potere accedere al beneficio – non sia stato superiore a 20.000 euro (la soglia è stata drasticamente abbassata rispetto ai 35.000 euro fissati per i bonus 2022). Sempre nel caso di istanze trasmesse per conto dei figli minori, nel computo dei 20.000 euro farebbero cumulo esclusivamente gli eventuali redditi del figlio, non quelli della madre o del padre che si trovassero a effettuare materialmente la richiesta. A quel punto l’interfaccia grafica chiederà di indicare l'importo del buono richiesto e il gestore pubblico che si intende utilizzare (ad esempio ATAC per la città di Roma).

Bonus Traporti nominativo, non cedibile

Una volta ottenuto, il bonus sarà nominativo, quindi non cedibile a terzi, e utilizzabile fino a un massimo di 60 euro per l'acquisto di un abbonamento annuale o mensile. Nel caso degli abbonamenti annuali è chiaro che l’eventuale quota eccedente i 60 euro sarà versata dall’utente. Nel caso infine delle card mensili, queste saranno utilizzabili esclusivamente in rapporto al mese (nella fattispecie novembre 2023) per cui vengono richieste. Infine attenzione, un errore da non commettere è questo: la notifica di concessione del bonus, che verrà scaricata dal portale alla fine della procedura d’istanza, non corrisponde in alcun modo al titolo di viaggio da esibire sul treno o sul bus in caso di controllo. In altri termini, dopo aver ottenuto il credito da 60 euro sul portale del ministero, l’utente dovrà poi attivare concretamente il proprio abbonamento col proprio gestore di riferimento, locale o regionale che sia.
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