Il bonus barriere architettoniche include anche il bagno
24 MAGGIO 2023
Sì al bonus barriere architettoniche per la ristrutturazione del bagno a favore del disabile. Un documento di prassi dell’Agenzia Entrate del 2022 dà parere positivo alla possibilità di usufruire in dichiarazione dello sconto pari al 75% sugli interventi che serviranno a rendere utilizzabile il bagno per una persona affetta da disabilità motoria con invalidità certificata al 100%.
Bonus rimozione barriere architettoniche: su quali lavori
Il bonus, introdotto dal 1° gennaio 2022, è stato poi prorogato dalla Legge di Bilancio 2023 fino al 31/12/2025 sui lavori finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche. Potremmo definirlo una sorta di “costola” estrapolata dal macro-bonus al 50% sui lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli immobili abitativi, che infatti contempla al suo interno anche lo sgravio sulla rimozione delle barriere architettoniche. Poi appunto dal 1° gennaio 2022, e così fino a tutto il 2025, su questa tipologia di lavori si è deciso di focalizzare una detrazione specifica al 75% “staccandola” di fatto dal bonus 50%. Oltre alla percentuale più generosa di sconto fiscale, un’altra differenza che sussiste col bonus di origine sta nei tempi di percorrenza: se infatti ci vogliono di norma dieci anni per estinguere tutta una detrazione al 50%, nel caso del bonus 75% l’arco temporale si dimezza a cinque anni (ossia 5 rate di pari importo anziché le 10 ordinarie, a partire dall’anno successivo a quello del sostenimento delle spese).
Bonus barriere architettoniche sui lavori in bagno?
Il caso di specie su cui l’Agenzia è intervenuta con la sua risposta riguardava due coniugi, genitori di una figlia con disabilità motoria, possessori di due appartamenti adiacenti, posti al secondo piano di un condominio composto da più di otto unità immobiliari. Uno dei due genitori chiedeva appunto se, “ampliando la porta del bagno e della camera da letto, ristrutturando completamente un bagno per soddisfare tutte le esigenze richieste in materia di handicap, sostituendo gli attuali sanitari con altri idonei (water, doccia, lavabo ecc.)” in modo da consentire alla figlia un accesso autonomo con la carrozzina elettrica, fosse possibile usufruire per quelle spese del bonus al 75%, tenendo inoltre presente che sarebbero stati effettuati anche dei lavori interni “finalizzati al collegamento delle due unità immobiliari” sui quali il coniuge chiedeva se fosse invece possibile applicare il classico 50%.
Bonus barriere architettoniche sui lavori in bagno?
Più esattamente la situazione prospettava due tipologie di lavori: da un lato le opere di ampliamento e sostituzione delle porte, con conseguente sistemazione della pavimentazione e modifica delle prese con adeguamento dell'impianto elettrico, nonché per le spese relative alla ristrutturazione completa del bagno (compresa la sostituzione dei sanitari ed adeguamento degli impianti) ed alla parziale sistemazione dell'intonaco; dall’altro i lavori di collegamento tra i due appartamenti, comprensivi dell'eventuale sostituzione di una delle porte di ingresso esterno.
Bonus barriere architettoniche: il parere delle Entrate
Le Entrate hanno quindi risposto positivamente su entrami i fronti, sia ai fini del 75% per i lavori del bagno, sia del 50% sugli altri lavori di collegamento. “Qualora i prospettati interventi – ha scritto l’Agenzia – di completa ristrutturazione del bagno e di ampliamento e sostituzione delle porte possano essere qualificati come interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, l'istante potrà fruire della detrazione di cui all’articolo 119-ter del decreto Rilancio (bonus 75% appunto, ndr) in relazione alle relative spese sostenute nel periodo di imposta 2022. La medesima detrazione spetta, inoltre, anche per le spese sostenute per le opere di completamento dei predetti interventi, quali quelle di sistemazione della pavimentazione e di adeguamento dell'impianto elettrico nonché di sostituzione dei sanitari. Con riferimento, infine, alle altre spese sostenute per gli interventi per il collegamento dei due appartamenti, comprensive dell'eventuale sostituzione di una delle porte di ingresso esterno con serramenti, l'istante potrà fruire della detrazione di cui all’articolo 16-bis del TUIR nella misura del 50 per cento delle spese sostenute”.
Bonus barriere architettoniche: massimali di spesa variabili
Un’ultima precisazione va fatta sulla differenza dei massimali di spesa entro cui è possibile applicare la detrazione del 75% a seconda della tipologia dell’immobile; ovverosia il 75% di sconto spalmato in 5 rate annuali si applica su un massimo di:
- 50mila euro di spesa per gli edifici unifamiliari (fondamentalmente, le villette) e per le unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti e con accesso autonomo dall’esterno;
- 40mila euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, in caso di edifici composti da due a otto unità;
- 30mila euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, in caso di edifici composti da più di otto unità.
Luca Napolitano
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