18 OTTOBRE 2024
Il Bonus Natale conferma il no per le coppie non coniugate. Con la pubblicazione della Circolare 19/E del 10 ottobre, l’Agenzia ha sciolto gli ultimi dubbi tecnici sull’una tantum di 100 euro che i lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico (e sì, a questo punto sposati, o uniti civilmente) riceveranno a dicembre con la tredicesima (salvo ovviamente i casi particolari di certi nuclei mono-genitoriali). Possiamo quindi, sulla base delle indicazioni tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate, fissare le regole del bonus in un ipotetico domanda-e-risposta.
Bonus Natale: chi ne ha diritto?
Il Bonus Natale è erogato ai lavoratori dipendenti (non importa con che tipologia di contratto, determinato o indeterminato non fa differenza) in presenza delle seguenti condizioni, che devono sussistere congiuntamente:
- avere, nell’anno d’imposta 2024, un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
- avere sia il coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) sia un figlio (anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato) fiscalmente a carico.
Se sono separato o divorziato ho diritto al Bonus Natale?
No, in caso di separazione o di divorzio non è prevista l’erogazione del Bonus Natale. Ne hanno comunque diritto i nuclei mono-genitoriali che si trovano nelle seguenti condizioni:
- uno dei genitori è deceduto;
- uno dei genitori non ha riconosciuto il figlio nato fuori del matrimonio;
- il figlio è stato adottato da un solo genitore (destinatario del bonus) oppure è stato affidato o affiliato a un solo genitore (destinatario del bonus).
“In queste tre ipotesi – spiega l’AdE nella circolare – il bonus spetta all’unico genitore non coniugato o, se coniugato, successivamente separatosi legalmente ed effettivamente. In tali casi – che si connotano appunto per la presenza di un unico genitore – si osserva, inoltre, che la situazione di convivenza more uxorio (cioè se ad esempio l’unico genitore convive con un altro partner, ndr) non preclude la spettanza del bonus”.
Le coppie conviventi hanno diritto al Bonus Natale?
Era questo il nodo più discusso in attesa che uscissero le delucidazioni dell’Agenzia. No, i semplici conviventi non ne hanno diritto. “Se il figlio a carico – si legge nella Circolare – ha due genitori che lo hanno entrambi riconosciuto, il bonus non spetta al genitore lavoratore dipendente che vive con il figlio e con l’altro genitore (non coniugato, ndr) in un rapporto affettivo stabile, a prescindere dal fatto che tale rapporto sia stato o meno dichiarato all’anagrafe comunale”.
Qual è l’importo del Bonus Natale?
Il Bonus Natale viene rapportato ai giorni di lavoro, quindi se il periodo di lavoro va da gennaio a dicembre si ha diritto alla misura massima prevista pari a 100 euro; se invece il richiedente, pur in regola cogli altri requisiti familiari e reddituali, avesse lavorato meno di 12 mesi, a quel punto la spettanza del bonus verrebbe rapportata non più al periodo
gennaio-dicembre ma alle mensilità effettive di lavoro svolto. Più esattamente “
i giorni per i quali spetta il bonus coincidono con quelli che hanno dato diritto alla retribuzione e, in presenza di più redditi di lavoro dipendente, i giorni compresi nei periodi in comune fra i diversi lavori contemporanei devono essere computati una sola volta. In ogni caso, nessuna riduzione del bonus deve essere effettuata in presenza di particolari modalità di articolazione dell’orario di lavoro (ad esempio, il part-time)”.
Come si chiede il Bonus Natale?
Per ottenere il Bonus Natale bisogna richiederlo al datore di lavoro. È infatti il sostituto d’imposta (pubblico o privato) che lo riconosce sulla busta paga della tredicesima previa richiesta del lavoratore dipendente, il quale deve attestare per iscritto, tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, la sussistenza dei relativi requisiti che gli danno diritto al bonus.
Se ho svolto più lavori nel 2024 come lo chiedo il Bonus Natale?
Se nel corso del 2024 il lavoratore ha svolto più attività di lavoro dipendente con datori di lavoro diversi, la domanda per il Bonus Natale va comunque presentata all’ultimo datore di lavoro con cui si ha un contratto in essere. Se invece il lavoratore, al momento della richiesta, ha più contratti di lavoro dipendente in essere, deve scegliere a quale datore di lavoro presentare l’istanza.
Come posso recuperare il Bonus Natale se il datore di lavoro non me lo versa?
Qualora il lavoratore, pur avendo diritto al Bonus Natale, non lo abbia ricevuto dal suo sostituto d’imposta, potrà comunque beneficiarne attraverso la prossima dichiarazione dei redditi 2025 relativa all’anno d’imposta 2024. Se invece, nel caso contrario, il lavoratore dovesse beneficiare del Bonus Natale in assenza dei requisiti necessari, o comunque in misura superiore a quella spettante, il sostituto d’imposta recupererà le indebite quote di bonus o sarà il lavoratore stesso a restituirle nella dichiarazione dei redditi.