22 MARZO 2023
Come per le spese 2022 su cui si è scelta la cessione del credito a enti terzi o lo sconto in fattura, anche per quelle condominiali – che a differenza delle prime andranno normalmente in detrazione nel 730/2023 – la data da non “bucare” è il 31 marzo. Entro questo termine, infatti, gli amministratori di condominio dovranno appunto trasmettere all’Agenzia delle Entrate la comunicazione delle spese sostenute nel 2022 per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio o riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni degli edifici, ed eventualmente anche per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo delle stesse parti comuni.
Bonus condominio: invio spese prorogato dal 16 al 31 marzo
L’adempimento, il cui termine viene di norma calendarizzato al 16 marzo dell’anno successivo all’effettivo sostenimento delle spese, è stato invece spostato dall’ultimo decreto Milleproroghe al 31 marzo 2023 (addirittura lo scorso anno vi era stata una doppia proroga, prima al 7 e poi al 19 aprile). Si tratta di una comunicazione importante perché fa parte di tutto quel flusso massiccio di dati inviati da molteplici enti quali banche, assicurazioni, agenzie funebri, università, strutture sanitarie, ecc, necessari alla predisposizione dei modelli precompilati 730 e REDDITI che ogni anno, in questo periodo, l’amministrazione si appresta a predisporre prima di metterli a disposizione dei singoli contribuenti.
Bonus spese condominio: come inviare i dati
Grazie a questa comunicazione, quindi, gli affittuari o i possessori degli appartamenti situati nei complessi condominiali potranno appunto iniziare a detrarre dal 2023 (a meno appunto che non abbiano optato per sconto in fattura o cessione del credito) la porzione di spesa da loro sborsata nel 2022 per interventi edili o di riqualificazione sulle aree comuni. C’è da dire che l’inoltro può essere effettuato solo con modalità telematiche, di conseguenza le sedi CAF ACLI, in qualità di intermediari abilitati alla trasmissione telematica, possono essere di supporto agli amministratori.
È importante non trascurare l’appuntamento per due motivi: non solo perché, come abbiamo detto, la comunicazione dei dati serve in primis all’Agenzia delle Entrate per la precompilazione dei modelli 2023, ma anche per un mero fatto sanzionatorio, dal momento che in caso di invio tardivo scatterebbero le sanzioni a carico dell'amministratore, o comunque del soggetto tenuto alla comunicazione.
Infine, successivamente all'invio, l'amministratore dovrà rilasciare a ciascun condomino una dichiarazione nella quale attesterà di aver effettivamente adempiuto agli obblighi di legge previsti sulla detrazione, riportandovi l'ammontare del beneficio fiscale spettante. Tale documento sarà appunto fondamentale per farsi validare dal CAF la richiesta di detrazione al momento della dichiarazione.
Bonus spese condominio: quali dati inviare
Per essere allora più specifici, la dichiarazione ai singoli condomini dovrà contenere le seguenti informazioni:
- la tipologia di intervento effettuato (ristrutturazione, risparmio energetico, acquisto di arredi) con il relativo codice identificativo;
- l’importo delle spese effettuate con bonifico;
- l’importo delle spese effettuate con modalità diverse (ad esempio oneri concessori pagati in contanti);
- i dati catastali dell’unità immobiliare interessata ai lavori;
- l’importo complessivo della spesa per l’unità immobiliare;
- il codice fiscale del soggetto al quale è stata attribuita la spesa;
- l’importo della spesa attribuita al soggetto.