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Bonus occhiali verso l’avvio: serve ISEE fino a 10.000

 
04 NOVEMBRE 2022

Ormai se ne erano perse le tracce, ma per il Bonus Occhiali sembra che l’iter di attivazione sia arrivato a un punto di svolta. Introdotto formalmente dal gennaio 2021 (in pratica due anni fa), dopodiché arenato nelle pastoie tecniche di una messa in moto andata “per le lunghe”, adesso col parere positivo espresso dal Garante della privacy sul decreto attuativo della Salute che ne delinea le modalità pratiche per richiederlo, il contributo può diventare operativo.

Questo però non significa che già da domani o da dopodomani se ne potrà fare domanda. Infatti gli step decisivi da compiere sono ancora due: anzitutto la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta (tecnicamente il Garante ha espresso un parare solo su uno “schema di decreto”) e poi la messa a punto del portale web istituzionale attraverso cui il contributo potrà arrivare concretamente nella disponibilità di coloro che ne faranno richiesta. Nel frattempo, però, una cosa che si può fare è il calcolo ISEE (servizio su cui le sedi CAF ACLI prestano assistenza) visto che il requisito economico ai fini del contributo è la presenza di un indicatore non superiore a 10.000 euro.

Purtroppo la gestazione del bonus è stata tutt’altro che agevole. Come dicevamo, l’introduzione normativa è avvenuta con la Legge di Bilancio per il 2021. A questa poi sarebbe dovuta seguire in tempi brevi l’adozione di un decreto attuativo di concerto fra il MEF e il Ministero della Salute, decreto che però è arrivato all’attenzione del Garante solo a settembre 2022, addirittura un anno e mezzo dopo l’introduzione del bonus. Quindi da adesso in poi quel che occorre perché il contributo divenga operativo lo abbiamo detto: serve che lo “scherma di decreto” MEF-Salute su cui il Garante ha dato il suo ok venga pubblicato, dopodiché il Ministero della Salute dovrà mettere a disposizione il portale web per fare domanda.


Da quel momento (cioè da quando il richiedente avrà fatto domanda) il contributo avrà validità sotto forma di voucher “una tantum” per un importo fisso di 50 euro sugli acquisti di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive effettuati fino al 31 dicembre 2023, oppure in alternativa potrà essere richiesto come rimborso – sempre entro l’importo di 50 euro – per eventuali acquisti già sostenuti a partire dal 1° gennaio 2021.

Nel pratico, la procedura di richiesta non sarà differente rispetto a quella di altri contributi “una tantum” introdotti ad esempio su sedute psicologiche e servizi di trasporto. Gli interessati dovranno dunque autenticarsi tramite SPID, CIE o CNS sulla piattaforma che la Salute sta mettendo a punto, dopodiché dovranno autocertificare, oltre ai normali dati anagrafici, la presenza di un indicatore ISEE valido entro la soglia di 10.000 euro. Quindi di fatto l’ISEE non andrà allegato alla domanda, ma ovviamente il meccanismo dell’autocertifica comporta che vi sia in seguito, da parte del Ministero e dell’INPS, una verifica dei requisiti di accesso al contributo.
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