Bonus Natale: proviamo a spiegarlo in 10 risposte
11 DICEMBRE 2024
Dopo settimane di discussioni, correzioni, chiarimenti, il Bonus Natale sta arrivando. Fra non molto i lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico se lo ritroveranno (dopo averne fatto richiesta) sulla tredicesima 2024. Ma è davvero così chiaro per tutti il meccanismo dell’indennità una tantum che per settimane è balzata sotto i riflettori della cronaca politica ed economica? Cerchiamo allora con 10 domande e 10 risposte di spiegare bene che cos’è.
Bonus Natale: a quali lavoratori spetta?
Il Bonus Natale spetta ai lavoratori dipendenti a prescindere dalla tipologia di contratto che hanno sottoscritto, se determinato o indeterminato, e a prescindere anche dalla tipologia di orario di lavoro, se full-time o part-time.
Bonus Natale: quali sono i requisiti per chiederlo?
Per chiedere il Bonus Natale servono questi tre requisiti:
- un reddito complessivo, nell’anno d’imposta 2024, non superiore a 28.000 euro (quindi il richiedente non deve fare riferimento al solo reddito da lavoro, ma anche a tutti gli altri redditi eventualmente percepiti nel corso del 2024);
- almeno un figlio fiscalmente a carico, anche se nato fuori del matrimonio riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato;
- un’imposta lorda, determinata sui redditi di lavoro dipendente, di importo superiore a quello della detrazione spettante su tali redditi (in quest’ultimo caso è richiesta in pratica la capienza fiscale, cioè l’imposta non può essere inferiore rispetto alla detrazione prefissata, come da TUIR, sul lavoro dipendente).
Bonus Natale: chi lo chiede deve avere il coniuge a carico?
No: il requisito del coniuge a carico è stato cancellato, non è più necessario ai fini della domanda. Questo però non vuol dire che entrambi i genitori possono chiederlo.
Bonus Natale: possono chiederlo sia la madre che il padre?
No: anche se entrambi i genitori avessero i requisiti in regola per chiederlo, non è prevista la cumulabilità di due Bonus Natale; quindi se già un genitore ne usufruisce, l’altro non potrà chiederlo.
Bonus Natale: si può chiedere anche se il figlio è a carico allo 0%?
Sì, è possibile. Ai fini del Bonus Natale è sufficiente che sia indicata la situazione di carico del figlio, poi la percentuale effettiva di detrazione (se al 100, 50 o 0 per cento) non incide sul diritto a richiederlo.
Bonus Natale: come si chiede e quando viene erogato?
L’erogazione del Bonus Natale non è automatica: bisogna chiederla al datore di lavoro autocertificando il possesso dei requisiti previsti, dopodiché il datore di lavoro penserà ad applicarlo sulla busta paga della tredicesima mensilità.
Bonus Natale: i separati e divorziati possono chiederlo?
Sì, anche un genitore divorziato o separato può chiedere il Bonus Natale, fermo restando però il vincolo della non-cumulabilità di due bonus fra due genitori.
Bonus Natale: i conviventi possono chiederlo?
Sì: non c’è bisogno che il genitore richiedente sia coniugato con l’altro genitore per chiedere il Bonus Natale.
Bonus Natale: possono chiederlo i collaboratori domestici, colf, badanti?
Sì, anche i lavoratori domestici hanno diritto al Bonus Natale, solo che la modalità di richiesta/erogazione è diversa rispetto a quella dei normali lavoratori dipendenti. Non potendo infatti svolgere la famiglia, presso la quale lavora il collaboratore domestico, il ruolo di vero e proprio sostituto di imposta, sarà il collaboratore stesso a dover chiedere il bonus in sede di dichiarazione dei redditi.
Bonus Natale: a quale importo si ha diritto?
Il Bonus Natale è una misura una tantum che può arrivare a un importo massimo di 100 euro rapportato a un periodo di lavoro dipendente di 12 mesi. Ovviamente se il lavoratore nel 2024 ha un rapporto di lavoro inferiore ai 12 mesi, il bonus spettante non potrà arrivare a 100 euro.
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