Bonus Mobili 2024: il tetto di spesa cala a 5.000 euro
19 GENNAIO 2024
Prosegue il calo del Bonus Mobili, che nel 2024 vede abbassarsi nuovamente la soglia massima di spesa dichiarabile nel 730 ai fini della detrazione del 50%: se infatti nel 2023 il tetto era fissato a 8.000 euro, per uno sconto effettivo di 4.000 euro, dal 1° gennaio è calato ulteriormente a 5.000, per un sconto che scende così a 2.500 euro. Se si considera poi che la detrazione era nata con un tetto massimo originario pari addirittura a 16.000 euro, e che già nel 2022 l’asticella aveva fatto un primo significativo scatto all’ingiù stabilendosi a 10.000 euro, questo rende ancora più evidente il percorso di progressiva erosione su cui il legislatore ha instradato il bonus negli ultimi anni.
Bonus Mobili 2024: quali sono le novità
A parte questo, non c’è nessun’altra novità da segnalare in tema di Bonus Mobili. L’impianto della detrazione nel 730 (se occorre è già possibile prenotare l’elaborazione del modello con CAF ACLI) resta quello che è sempre stato: un beneficio spalmato lungo un arco temporale di 10 anni in altrettante rate di pari importo “a corredo” della presenza di lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria nell’unità immobiliare cui sono destinati i nuovi arredi o elettrodomestici.
Bonus Mobili 2024: quando può essere chiesto
Le regole “storiche” per poter applicare il bonus sono state fissate ormai nel 2013 dalla Circolare 29/E dell'Agenzia delle Entrate. Nel documento l'Agenzia chiariva infatti che per godere del bonus è necessaria la presenza in casa di un qualunque intervento di:
- manutenzione straordinaria;
- restauro/risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia;
- ricostruzione a seguito di eventi calamitosi.
Tuttavia non è necessaria una stretta correlazione o consequenzialità fra l’intervento effettuato e l’acquisto dei nuovi mobili/elettrodomestici (cioè, ad esempio, se i lavori fossero effettuati in salotto o nei bagni, sarebbe comunque possibile detrarre l’acquisto della cucina o di un letto). Oltretutto, in deroga alla norma generale che obbliga al versamento con bonifico “parlante”, per le sole spese che riguardano mobili ed elettrodomestici si può anche pagare tramite carte di credito o di debito, a patto comunque di conservare la relativa documentazione (non è consentito, invece, pagare con assegno).
Bonus Mobili 2024: su quali prodotti si applica
A titolo esemplificativo, nell’insieme dei mobili agevolati rientrano i letti, gli armadi, le librerie, i tavoli, i divani, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione. Fra gli elettrodomestici, invece, figurano quelli di classe almeno A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga) quali i frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Bonus Mobili 2024: le spese del 2023 fanno cumulo?
Un’ultima considerazione possiamo farla su coloro che avendo già speso delle somme per l’acquisto di arredi nel 2023 – e che quindi inizieranno ad applicare il bonus col 730/2024 – potrebbero non avere più margine (o magari potrebbero averne ancora poco) per replicarlo su delle eventuali spese effettuate quest’anno, e che andrebbero eventualmente detratte nel 730/2025. La ragione sta nel fatto che l’applicabilità del bonus si esaurisce nel momento in cui viene raggiunto il famoso tetto di spesa massima soggetta a detrazione, che però abbiamo visto come cambia, assottigliandosi di anno in anno.
Il criterio che prevale, infatti, è quello della continuità, per cui le spese effettuate nell’anno precedente continuano a valere nel computo complessivo del tetto di spesa anche nell’annualità successiva, quindi ad esempio, chi nel 2023 avesse già speso dai 5.000 euro in su di mobili/elettrodomestici, non avrà più margine adesso per detrarre nuove spese avendo già esaurito la soglia valida per il 2024. Chi invece avesse speso una somma inferiore a 5.000 euro, potrà detrarre quell’ultima quota di spesa restante per arrivare a pareggiare la soglia massima. Ad esempio: se nel 2023 si sono spesi 3.000 euro, nel 2024 si avrà possibilità di applicare il 50% del Bonus Mobili su un ulteriore importo di 2.000 euro, arrivando così a toccare la quota complessiva di 5.000. Dopodiché non si potrà più applicare la detrazione su eventuali acquisti futuri.
Luca Napolitano
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