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Bonus 18app: per i classe 2003 iscrizioni entro il 31 agosto

 
25 LUGLIO 2022

Per chi è nato nel 2003, e quindi ha compiuto 18 anni lo scorso anno (2021), c’è tempo fino al 31 agosto per non perdere il treno del Bonus Cultura 18app! Il termine, infatti, per potersi iscrivere, garantendosi così il “tesoretto” da 500 euro in acquisti culturali istituito nel 2017, è sempre stato il 31 agosto dell'anno successivo rispetto a quello del compimento della maggiore età. Cosa importante: non esistono paletti economici, tutti ne hanno diritto a prescindere dal reddito o dall’ISEE del nucleo familiare.

C’è solo da tenere a mente la data del 28 febbraio 2023, ovvero la scadenza al di là della quale i 500 euro non saranno più materialmente spendibili. Detto altrimenti: sia che fino al 28 febbraio non abbia ancora speso nulla dei miei 500 euro, sia che ne abbia spesi 50, 100, 300, non importa quanti, a partire dal 1° marzo 2023 l’eventuale somma residua non ancora spesa andrà comunque persa, quindi appunto non sarà più spendibile. Un’altra info utile è per i neo-18enni stranieri, che possono sì beneficiare del bonus a patto però di essere residenti in Italia o di avere un permesso di soggiorno in corso di validità.

In estrema sintesi:

  • non sono previste soglie selettive per accedere al beneficio;
  • non occorre compilare nessun modulo cartaceo per fare domanda;
  • non bisogna denunciare redditi o proprietà familiari.

L’unica cosa da fare è dotarsi di SPID per potersi poi registrare a 18app entro il 31 agosto. SPID è in pratica il “Sistema Pubblico d’Identità Digitale”, cioè una piattaforma telematizzata che permette di avere un’identità digitale composta da due credenziali: username e password. Tutti i ragazzi possono dunque richiederla a partire dal giorno del loro 18esimo compleanno. Con queste due credenziali sarà infine possibile loggarsi al sito ufficiale di 18app.

Ma come si fa ad ottenere SPID? Serve rivolgersi ai cosiddetti “Identity Provider” quali Aruba, Infocert, Poste Italiane, Register, Sielte, Tim, Namirial, Intesa e Lepida, che offrono diverse modalità di accesso (per maggiori info clicca qui). Poi, una volta ottenute le credenziali, nel momento in cui verranno utilizzate per effettuare il primo accesso a 18app, si riceverà una mail di conferma dal proprio Identity Provider. A questo punto non si dovrà far altro che completare la procedura di registrazione a 18app fino all’ultimo passaggio dell’accettazione della normativa, e finalmente si potrà visualizzare la liquidità del proprio “portafoglio” virtuale, che di volta in volta verrà aggiornata in tempo reale.


Cerchiamo adesso di capire concretamente cosa si può fare con questi 500 euro, considerando che con l’allentamento delle misure anti-covid sarà possibile riaffacciarsi a determinate tipologie di eventi cancellati invece negli due anni: un esempio su tutti i live musicali. Ad ogni modo una faq del sito governativo spiega che la spesa dei 500 euro è “riconducibile ai seguenti ambiti”:

  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo (per “spettacoli dal vivo” si intendono rappresentazioni svolte in maniera professionale di musica, danza, teatro, circhi e spettacoli viaggianti, che avvengono in un contesto unico e non riproducibile con la compresenza di professionalità artistiche e tecniche e di pubblico);
  • libri (inclusi audiolibri e libri elettronici, esclusi supporti hardware di qualsiasi natura atti alla relativa riproduzione);
  • accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • musica registrata (cd, dvd musicali, dischi in vinile e musica online, esclusi supporti hardware di qualsiasi natura atti alla relativa riproduzione);
  • corsi di musica;
  • corsi di teatro;
  • corsi di lingua straniera;
  • prodotti dell’editoria audiovisiva (singole opere audiovisive – i dvd in pratica – distribuite su supporto fisico o in formato digitale);
  • abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.

Il regolamento esclude però a chiare lettere l’acquisto di “abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi”; quindi in parole povere è esclusa la possibilità di abbonarsi a piattaforme streaming come Amazon Prime Video, Netflix o Mubi.

C’è poi un’altra cosa da chiarire: se da un lato “non ci sono limiti di spesa per un singolo acquisto”, fermo restando ovviamente il tetto dei 500 euro, dall’altro “non è tuttavia possibile comprare più di una unità di uno stesso bene o servizio”. Tale regola in sostanza impedisce la “cessione” del bonus a terzi, nel senso che non permette di fare acquisti che coinvolgano se stessi e gli altri. Chiaramente ciò non esclude la possibilità di fare dei regali (se ad esempio acquisto la copia di un libro non dev’essere necessariamente per me), ma vuol dire piuttosto che se volessi acquistare più copie dello stesso libro, cd o dvd non potrei farlo, così come non potrei acquistare più biglietti dello stesso evento musicale, teatrale o dello spettacolo cinematografico, visto che il bonus è strettamente nominativo.

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