Assegno Unico: ISEE entro giugno per gli arretrati
16 GIUGNO 2025
Le famiglie che stanno ricevendo l’Assegno Unico 2025 “standard”, cioè cogli importi minimi non rapportati all’indicatore ISEE, hanno tempo fino al 30 giugno per presentare ex novo o aggiornare la propria DSU assicurandosi in questo modo i maggiori importi arretrati dal mese di marzo (CAF ACLI fornisce assistenza online oppure in sede). Perché proprio il 30 giugno? La ragione sta nel fatto che fino a quella data è ammessa la presentazione dell'ISEE che permetterebbe appunto di ricevere gli arretrati dell’assegno in proporzione alla fascia economica nella quale si colloca il nucleo beneficiario, anziché continuare a ricevere mensilmente la misura minima spettante in assenza di un ISEE valido 2025.
Assegno Unico: con o senza ISEE che differenza fa?
Come sappiamo, ciascuna annualità dell’Assegno Unico scatta dal 1° marzo e termina il 28 febbraio dell’anno successivo. Per ottenerlo bisogna fare domanda presso l’INPS o un ente di Patronato, possibilmente allegando all’istanza una DSU ISEE valida. In ogni caso l’Assegno spetta a prescindere dall’ISEE, basta che in una famiglia ci siano dei figli a carico fino a 21 anni (o se disabili anche al di là dei 21 anni).
La differenza però è data dal fatto che in presenza di un ISEE valido, la mensilità dell’assegno spettante verrà calcolata in funzione della fascia economica della famiglia, dando quindi diritto a un importo mensile un po’ più cospicuo rispetto a quello “standard”; se invece l’istanza viene trasmessa in assenza di ISEE, l’INPS non potrà che erogare l’assegno nella sua misura minima pari a 57 euro per figlio.
Quindi, o le famiglie attualmente beneficiare dell’Assegno Unico hanno già presentato la loro istanza – completa di ISEE valido 2025 – entro lo scorso 28 febbraio, oppure, laddove avessero presentato una domanda sprovvista di ISEE, possono comunque farselo calcolare entro il 30 giugno per garantirsi il pagamento delle maggiori quote arretrate mensili sul periodo marzo-giugno.
Volendo ipotizzare un caso pratico: una famiglia con due figli minorenni che ha avesse fatto domanda di assegno a febbraio 2025 senza allegare un ISEE valido, e che finora avesse beneficiato – per ciascun figlio – dell’importo minimo mensile pari a 57 euro al mese, presentando entro il 30 giugno un ISEE, supponiamo del valore di 25.000 euro, avrebbe diritto in realtà a un assegno mensile di circa 160 euro a figlio, quindi in pratica 200 euro in più al mese (100 a figlio) che moltiplicati per 4 mensilità (marzo-aprile-maggio-giugno) sarebbero 800 euro di arretrati. Una bella differenza!
ISEE 2025: dal 3 aprile possibile il ricalcolo senza titoli di Stato
Oltretutto quest’anno da aprile si è aggiunta anche la novità della “deduzione” ISEE fino a 50.000 euro per nucleo dai valori patrimoniali derivanti da libretti postali, buoni fruttiferi e titoli di stato. La legge infatti consente dal 3 aprile 2025 di ricalcolare gli ISEE stornando appunto i valori di Bot, Btp, buoni fruttiferi e libretti di risparmio postale fino a 50.000 euro per nucleo. Come riporta stamani il Sole 24 Ore, i CAF, proprio nel mese di aprile, hanno infatti registrato una vera e propria impennata del servizio DSU, in concomitanza appunto del debutto della nuova modalità di calcolo dell’indicatore.
Il CAF ACLI ad esempio – riporta il quotidiano economico – “ha registrato un aumento del 7,2% nella produzione delle DSU ISEE rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, a partire dal 3 aprile fino a oggi”. Un incremento che sembra appunto legato “all’entrata in vigore delle nuove norme che escludono i titoli di Stato dal calcolo ISEE”.
Questo per dire cosa? Che nel “gruppone” delle famiglie che possono approfittare della “finestra” fino al 30 giugno per aggiornare l’ISEE 2025 rientrano anche quei nuclei che avendo magari fatto domanda di assegno a gennaio/febbraio presentando una DSU valida, ma calcolata col vecchio sistema che includeva buoni, libretti e titoli, potrebbero adesso ricalcolarla sperando in un abbassamento del valore ISEE e al contempo in un incremento dell’importo mensile dell’Assegno Unico.
Luca Napolitano
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